Variazione arancione: carote saltate al finocchietto...
giovedì, aprile 26, 2007Etichette: contorni
Viola Melanzanaun modo spiritoso per parlare delle mie passioni,dei miei esperimenti, dei miei pasticci..un modo spiritoso per trasmettere quello che so, quello che osservo, quello che continuo ad imparare ogni giorno. |
Variazione arancione: carote saltate al finocchietto...giovedì, aprile 26, 2007Vi sentite giù? La giornata è uggiosa? Avete voglia di colori forti? ..Prendete delle carote, tagliatele a rondelle sottili, fatele saltare in un po' d'olio d'oliva, aggiungete sale, pepe, semi di finocchietto e continuate a rosolarle a fuoco medio. A cottura quasi ultimata sfumatele con un po' di aceto bianco... Niente di più semplice, gustoso e colorato. Parola di violacea! Etichette: contorni APFELSTRUDELgiovedì, aprile 19, 2007..mumble, mumble...siamo ad Aprile, in media ci sono 22 gradi all'ombra...mumble mumble, cosa si può mangiare di bello se non un dolce austriaco? Lo so che non è stagione, lo so che fra poco si va al mare, lo so che andrebbe meglio una bella scorpacciata di gelato, ma a me piace tanto lo strudel (in effetti i dolci più sono nordici, ma nordici assai, e meglio è... da buona meridionale quale sono!) La verità nuda e cruda? Come al solito avevo qualcosa da smaltire: MELE e tante! Non so perchè me ne sono ritrovata così tante e siccome non mi piacciono e non mi piacciono, nonostante la mia dietologa si ostini a metterle quasi ogni santo giorno nella lista nera, da discola che non sono altro ho ben pensato cosa farci, non si dice che una mela al giorno leva il medico di torno? e allora, più mele di così! La preparazione di questo dolce è stata davvero interessante, a dire il vero io non ho fatto quasi niente, tranne che sbucciare le mie simpatiche mele semistagionate, preparare ciotole e ciotoline con gli ingredienti vari, spianatoia per impastare, canovacci e compagnia bella..Il merito, infatti, va tutto ad Orsola, una delle mie tante cuginette, che ama fare i dolci anzi adora proprio cucinare e lo fa divinamente (annuncio inoltre che sarà la componente, unica e ispiratrice, dell'esclusivo club: "oggi violamelanzana prova a fare", nato l'altro ieri e che prenderà piede prossimamente su questi schermi) e alla sua mamma, Lucrezia, che ha supervisionato l'impasto e steso la sfoglia. Loro erano semplicemente venute a farmi visita, ma a volte succede che quando si va a casa violamelanzana "si ha da fare". Ed ecco qua il risultato! Dall'Austria con furore un originale Apfelstrudel, la ricetta, riveduta e corretta dalle componenti dell'operazione pseudo viennese, è tratta dal libro "Ricettario del mondo". Ingredienti Per la pasta 250 gr di farina 00 1 uovo 2 cucchiai e un po' di olio extra vergine di oliva 1 pizzico di sale Per il ripieno 500 gr e poco più di mele un po' acidule tipo renette pan grattato ( a discrezione personale) 50 gr circa di burro 70 gr di zucchero 50 gr di uvetta passa 50 gr di pinoli la buccia grattugiata di un limone cannella in polvere Su una spianatoia mescolate la farina con un pizzico di sale e disponetela a fontana. Incorporatevi prima l'uovo e 2 cucchiai di olio (ovviamente l'uovo deve essere a temperatura ambiente) e aggiungete a poco a poco circa mezzo bicchiere di acqua tiepida o quanta ne basta per dare all'impasto la giusta consistenza. Lavorate l'impasto per circa una decina di minuti, finchè risulterà liscio, elastico e senza grumi. Dategli quindi una forma sferica ungetelo con un poco di olio e, dopo averlo coperto, lasciatelo riposare per mezz'ora. Nel frattempo mettete in ammollo l'uvetta dopo averla lavata. Dividete le mele in quarti, sbucciatele, privatele del torsolo e tagliatele a fettine. Riponetele in una casseruola, aggiungete lo zucchero, la buccia grattugiata di un limone, la cannella, i pinoli, l'uvetta strizzata, mescolate bene a lasciate macerare al fresco. Stendete poi col mattarello la pasta, se preferite fatelo su un canovaccio infarinato, sarà utile quando la avvolgerete. Tirate la sfoglia molto sottile, quasi trasparente, facendo attenzione a non romperla. Spennellatela poi con il burro fuso, lasciandone una parte per spennellare dopo l'involucro e cospargete i 2/3 di pan grattato (non tantissimo). Versatevi sopra il ripieno lasciato a macerare e cominciate ad arrotolare la sfoglia alzandola dal lato del ripieno in modo che alla fine rimanga sopra la parte di sfoglia non riempita di frutta. Ponete lo strudel su una piastra da forno unta di olio e infarinata o usate la carta da forno, spennellate con il rimanente burro fuso e infornate a 220 gradi, a forno già caldo. Dopo circa mezz'ora di cottura, spennellate con del succo di mele (se non l'avete, come è capitato a me, fate un'altra piccola spennellata di burro) e lasciate cuocere per altri 10 minuti. Cospargete di zucchero a velo e servire tiepido. Se vi avanza lo strudel, un consiglio: prima di mangiarlo riscaldate la vostra fettina...è un dolce che va mangiato quasi caldo. Etichette: dolci Domanda: "Ma che cos'è???" - Risposta: "Pomodori verdi sott'olio!"martedì, aprile 17, 2007...e per rimanere in tema di tradizioni... ecco a voi l'arcano svelato! ma quale arcano, se Sigrid ha indovinato subito? forse che li avrà mangiati a casa mia, ;) !?! Chi lo sa, diciamo allora che mi si può perdonare perchè appena usciranno i primi pomodorini saprete subito cosa farne!!! Scherzo, piuttosto questa è un'altra delle semplici ricettine semi tradizionali di cui ogni tanto mi piace parlare... E ovviamente per rimanere nella tradizione...anche il dosaggio degli ingredienti sarà approssimativo o meglio, pressocchè arbitrario! Ingredienti Pomodori verdi sale olio extravergine di oliva aceto bianco peperoncino piccante origano olive verdi Lavare per bene i pomodori, tagliarli a fettine e riporli in una ciotola capiente. Ricoprirli di sale e spruzzarli di aceto, lasciandoli così per circa tre ore. Trascorso il tempo necessario strizzarli per bene, praticamente devono andar via tutti i semini, e se occorre, potete usare anche lo schiaccia patate (il più antico che avete in dispensa). Condirli con olio e cominciare a mescolare. Aggiungere del peperoncino piccante, origano e olive verdi tagliate a pezzetti. Riempite quindi i barattoli che avete precedentemente sterilizzato in acqua bollente e ben asciugati, ricordate di cambiare i coperchi se utilizzate vecchi barattoli e conservare in dispensa. I pomodori verdi così preparati non hanno bisogno di molta attesa per essere consumati, ma naturalmente se aspettate un po' a mangiarli saranno più gustosi. Ricordate, una volta aperti, di conservarli in frigo e di aggiungere sempre un po' d'olio di copertura. Etichette: conserve, pomodori verdi sott'olio Ravioli di ricotta di bufala (ricetta di mammà!)sabato, aprile 14, 2007I ravioli! Un tempo non esisteva mica Giovanni Rana e nemmeno i negozietti che ti vendevano ravioli e fusilli freschi e pronti da cucinare..un tempo questi qui se li volevi te li dovevi preparare da te, la domenica ovviamente, quando per tradizione bisognava stender la pasta. E quindi, nel cosiddetto giorno di "riposo", tante dolci manine erano invece impegnate a impastare, tra uova e farina, per far in modo che la tavola domenicale rispettasse la buona tradizione. Ogni tanto questo rito però si ripropone nonostante i pastai all'angolo, nonostante il signor Rana che entra nelle case degli italiani a "regalare" ravioli e tagliatelle, nonostante il 2000, nonostante tutto...i ravioli di mammà sono e rimangono a gran voce ...i ravioli di mammà!!! Per la sfoglia 250 gr di semola di grano duro 250 gr di farina 00 3 uova sale acqua tiepida Per il ripieno 300 gr di ricotta di bufala 1 tuorlo grana grattugiato sale&pepe pezzetti di scamorza fresca di bufala Riporre su una spianatoia di legno le due tipologie di farina e mischiarle, creare una sorta di vulcanino e versarvi a fontanella le uova e un pizzico di sale. (Per ogni 100 grammi di farina solitamente si calcola un uovo intero, io solitamente preferisco utilizzare meno uova, per cui per 500 grammi di farina ho usato solo 3 uova. ) Impastare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e nel caso dovesse risultare troppo duro aggiungere un po' d'acqua tiepida. Per la sfoglia ho usato la classica macchinetta con la manovella e con questa ho ottenuto diverse sfoglie di pasta che ho messo a riposare sulla spianatoia infarinata. A parte mantecare la ricotta fresca con un tuorlo, un bel po' di grana grattugiato, del sale e un po' di pepe. Quando il composto si è ben amalgamato aggiungere dei piccoli pezzetti di scamorza fresca, sempre di bufala e continuare a girare. Con un cucchiaino versare un po' di ripieno sulla sfoglia. Coprire con un'altra sforglia e con l'aiuto della rotella da ravioli ottenere tanti ravioli. La grandezza e la quantità di ripieno ovviamente dipendono dalla scelta e dal gusto personale, a me però i ravioli piacciono non troppo carichi e non eccessivamente grandi. PS: Se preferite una sfoglia meno dura basta usare solo farina di grano tenero e lavorare la sfoglia in modo che sia più sottile della mia... Etichette: pasta fatta in casa, ravioli di ricotta di bufala Buona Pasquavenerdì, aprile 06, 2007 |
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